30 ottobre 2013: Alla Biennale di Venezia
Visitato il Padiglione centrale della Biennale di Venezia, curato da Massimiliano Gioni. Varia figurazione. Trionfo della linea, meglio ancora se miniaturizzata. Piccolo è bello. Convivono Realismo e Surrealismo. Elogio dell’iterazione, della serialità , della variazione su tema. Diversi artisti svizzeri (una piacevole sorpresa, per me). Poche installazioni. Molta fotografia. Molti nomi sconosciuti. Un “altro” Novecento. Le opere più apprezzate: alcune lavagne di Rudolf Steiner, gli alberi di Patrick Van Caeckenbergh, le bambole di Morton Bartlett, le fotografie di Nikolay Bakharev (vera anima russa). Che cosa c’entra il titolo “Il Palazzo enciclopedico” con l’esposizione?
Uscendo verso le 17.30 dall’Arsenale ho goduto di uno dei più bei tramonti visti in vita mia: il cielo sul mare di Venezia, stupefacente nei toni variati di rosso, giallo, rosa, azzurro, proprio come l’ha raffigurato Tiziano nella bellissima pala Gozzi di Ancona.
Padiglione America Latina, installazione della boliviana Sonia Falcone: “Campo de color” (particolare).