20 ottobre 2013: Una via intitolata a Mino Baracchi?
Nella Commissione toponomastica del Comune di Bergamo, di cui faccio parte, si discute la proposta di alcuni cittadini di intitolare una via della città a Mino Baracchi, ideatore e organizzatore della corsa ciclistica internazionale Trofeo Baracchi, con partenza e arrivo a Bergamo, che dal 1949 al 1990 si svolse nella forma di una cronometro a coppie. La Legge vieta di intitolare vie o piazze a persone prima che non siano trascorsi dieci anni dalla morte. Baracchi è scomparso lo scorso anno. Per cui la Commissione, dovendosi attenere alla Legge, non potrà che esprimere un parere negativo. Ma se per una volta potessi seguire il cuore e non la Legge, il mio parere sarebbe favorevole. Ho infatti del Trofeo Baracchi ricordi bellissimi della mia adolescenza. Nacque lì la mia passione per il ciclismo, assistendo alle imprese di Baldini, Altig, Motta, Anquetil. Poi vennero Merckx e Gimondi. Qualcuno dirà che ci sono persone ben più meritevoli di Baracchi, èvero. Ma perché negare qualche merito anche a chi ha infiammato l’immaginazione di un ragazzo?
Fausto Coppi e Riccardo Filippi, vincitori del Trofeo Baracchi del 1953. Una fotografia bellissima. Coppi e Filippi vestivano ambedue la maglia iridata di campioni del mondo: Coppi aveva vinto a Lugano quell’anno il campionato del mondo professionisti, Filippi quello dilettanti.