22 marzo 2013: Il biblista Francisco Foreiro
Per motivi familiari devo rinviare il viaggio negli Stati Uniti, cui ho accennato in questo Diario sotto la data del 23 gennaio. Lo scrivo perché molti amici (che leggono questo mio diario, e che sono assai di più di quelli che immaginavo) incontrandomi mi chiedono del viaggio: dove? quando? perché? con chi? Per ora tutto è sospeso.
Sono impegnato in queste settimane a preparare le lezioni del corso su Isaia, Seneca e Dante che terrò alla Fondazione Serughetti La Porta il mese prossimo. Ogni giorno scopro cose nuove intorno alle tre similitudini/metafore che sto studiando e che commenterò (Isaia 34, 4; Seneca, Lettera a Lucilio 72, 1; Dante, Paradiso XXXIII, 85-87).
Consultando questa mattina in Biblioteca Mai alcune Bibbie nelle versioni latine dal testo originale ebraico approntate nel XVI secolo, di cui la Biblioteca è fornitissima, mi sono imbattuto, devo dire per puro caso (ci sono sempre questi momenti fortunati in ogni ricerca), nel commento a Isaia del domenicano portoghese Francisco Foreiro (Iesaiae prophetae vetus et nova ex Hebraico versio, Venezia 1563), autore che non conoscevo. Bene, questo è l’unico autore da me finora incontrato che commenta con originalità e con appropriate considerazioni la similitudine di Is. 34, 4. Il biblista portoghese conferma, da esperto ebraista, alcune intuizioni cui ero già pervenuto nella interpretazione del testo, e ciò mi riempie di orgogliosa soddisfazione. Mi indica la strada su cui continuare: la lettura delle Postille di Nicolò da Lira e i commenti di s. Girolamo e s. Agostino. Quale sorpresa! I molti significati, dico letterali e non allegorici, implicati nella similitudine di Is. 34, 4: «Il cielo si riavvolgerà come un rotolo scritto», sono stati meglio intuiti, approfonditi ed espressi dagli antichi che non dagli esegeti contemporanei che danno scarsa o nessuna attenzione a questo passo. Ne darò conto nella redazione finale del lavoro su Isaia.