2 settembre 2014: Servizio di prestito interbibliotecario
Ho spedito oggi in prestito alla Biblioteca dell’Università di Verona il libro di Alberto Soggin con il commento di Geremia 1-6: gli oracoli pronunciati sotto Giosia, Roma 1963-1964. Il libro è della Biblioteca Girolamo Zanchi del Centro Culturale Protestante di Bergamo. La Biblioteca è stata tutta catalogata l’anno scorso da mia figlia Elena con procedura del Servizio Bibliotecario Nazionale. Per cui ora il catalogo è consultabile in linea nell’Opac di SBN (http://www.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/free.jsp). Il lettore, informato dal catalogo SBN della presenza nella Biblioteca Zanchi di Bergamo di un volume di suo interesse, può chiederlo in prestito rivolgendosi alla biblioteca pubblica a lui più vicina, la quale provvede ad inviare alla Biblioteca Zanchi una richiesta di prestito.
Incaricato presso la Biblioteca Zanchi di curare questo servizio, ogni giorno accedo all’indirizzo di posta elettronica della Biblioteca per accertarmi se vi sono richieste di prestito così da esaudirle in tempi rapidissimi.
Per me è motivo di soddisfazione poter spedire, come questa mattina, un libro a un lontano lettore che ne ha urgente bisogno per i suoi studi. Tutte le biblioteche italiane che aderiscono ad SBN, ora più di 4900, mettendo in comune i loro cataloghi, formano una grande, unica biblioteca, con milioni e milioni di titoli. Il servizio di prestito interbibliotecario mette a disposizione di lettori, che abitano spesso a notevole distanza dalla biblioteca che conserva il libro di loro interesse, la possibilità di riceverlo nel giro di pochi giorni, con un costo per il servizio di pochi euro, quelli necessari per la spedizione postale.
La Biblioteca Girolamo Zanchi conserva opere di storia del protestantesimo, di esegesi biblica, di teologia riformata. Parecchi titoli sono abbastanza rari nelle biblioteche italiane (www.bibliotecagirolamozanchi.it). Sapere che la sua dotazione libraria, 5.200 volumi, può essere di qualche aiuto a un determinato pubblico di lettori, docenti, ricercatori e studenti universitari, ripaga degli sforzi, anche economici, fatti l’anno scorso per mettere in linea il catalogo.
I libri sono fatti per essere letti, studiati, per la conoscenza e per lo sviluppo del sapere. Sono strumenti necessari per chi si dedica al lavoro intellettuale. Per chi ama i libri e ha passione per gli studi, è motivo di soddisfazione e di piacere vedere che grazie alle tecnologie della nostra epoca i libri viaggiano per incontrare lettori.