11 maggio 2014: L’arte è somma delicatezza
Ascoltando questa sera al Teatro Donizetti il pianista Mikail Pletnev suonare divinamente la Tempesta di Beethoven e i 24 Preludi di Skrjabin mi convincevo ancora una volta, e con maggiore certezza di altre volte, che l’arte è somma delicatezza, leggerezza, grazia, cui l’artista perviene per dote naturale e con molta diligenza. Pervasi da tanta amabilità spirituale e fisica, ci riconciliamo con la vita, con noi stessi, con gli uomini, con il mondo. Come non uscire dal Teatro più buoni, più veri, forse anche più belli, dopo questo sublime appagamento?
Le parole di Esiodo, scolpite nel cuore: “beato colui che le Muse amano, dolce dalla sua bocca scorre la voce” (Teogonia 96-97).